Descrizione
Tra il 2019 e il 2025 Corato ha compiuto un salto notevole nella sua vocazione turistica, un’evoluzione che si riflette con chiarezza nei numeri e nella trasformazione urbana e sociale del territorio. Nel 2019 il territorio comunale contava 35 strutture ricettive attive; nel 2025, sono diventate 135. Un incremento superiore al 280%, che segna un cambiamento strutturale nel modo in cui la città accoglie, si racconta e si apre all’esterno. Non si tratta semplicemente di un aumento numerico, ma di una ridefinizione identitaria: Corato ha maturato una nuova consapevolezza, scegliendo di scommettere sull’accoglienza diffusa e sulla valorizzazione del proprio patrimonio culturale e territoriale.
Questa crescita, oltre alla maggiore attrattività generale del territorio regionale, è stata guidata da una pianificazione amministrativa puntuale e da un sistema comunale capace di rispondere con visione e metodo. Dietro ciascuna nuova apertura c’è un operatore che ha scelto di investire, ma anche un contesto istituzionale che ha saputo accompagnare questo slancio. L’Ufficio S.U.A.P. ha svolto un ruolo centrale, rispondendo con una decisa semplificazione delle procedure autorizzative, ma andando oltre la funzione puramente tecnica: ha attivato azioni di marketing territoriale, ha favorito il rafforzamento dell’identità coratina come leva attrattiva e ha promosso una narrazione coerente della città come destinazione turistica consapevole, accessibile e autentica.
Parallelamente, l’Ufficio Cultura ha intensificato il proprio impegno sul versante del patrimonio culturale, rafforzando la rete dei luoghi della cultura, curando la valorizzazione delle istituzioni museali e bibliotecarie, e promuovendo un calendario di eventi capace di integrare offerta culturale e turismo. L’attenzione si è concentrata non solo sul recupero e sulla tutela dei beni, ma anche sulla capacità di trasformarli in strumenti di coinvolgimento collettivo: festival, rassegne, spettacoli e iniziative culturali hanno contribuito a rendere Corato una città viva, attrattiva e riconoscibile.
Il numero dei posti letto ha registrato un incremento ancora più rilevante: da 599 nel 2019 si è passati a 1.247 fino a luglio 2025. Un aumento netto di 648 posti, pari a circa il 108% in più, che ha ampliato in modo concreto la capacità di accoglienza del territorio. Questo dato assume un valore ancora maggiore se letto alla luce della tipologia delle strutture coinvolte: la crescita è stata trainata in particolare dal comparto extra‑alberghiero, che ha assunto un ruolo centrale. Case vacanza, affittacamere, bed & breakfast e forme di ospitalità non convenzionale hanno costituito la spina dorsale della nuova offerta ricettiva, confermando la scelta di puntare su un turismo autentico, esperienziale, radicato nei luoghi.
Le strutture non classificate – che non rientrano nelle tradizionali categorie stellate – rappresentano oggi la maggioranza dell’offerta, e non è un dato marginale. Questa prevalenza indica un orientamento preciso: costruire un sistema turistico accessibile, flessibile, capace di rispecchiare il carattere della città e dei suoi abitanti. Non si parla di turismo standardizzato, ma di accoglienza personalizzata, in cui ogni soggiorno può trasformarsi in racconto, ogni angolo in esperienza.
Nel 2024, infatti, la città ha registrato circa 23.000 arrivi, con un incremento del +28 % rispetto all’anno precedente (di cui 17.000 italiani e 6.000 stranieri da ogni parte del mondo). Interessante il dettaglio relativo alle nazionalità rappresentate dagli arrivi:
- Francia: 3.611
- Paesi Bassi: 1.888
- Germania: 1.608
- Regno Unito: 855
- Stati Uniti D'America: 658
- Svizzera: 591
- Slovenia: 502
- Spagna: 448
- Israele: 428
- Brasile: 324
Anche le presenze (pernottamenti) hanno riscontrato una notevole crescita, segnando il +25% rispetto al 2023, toccando quota 54.000.
Nei primi sette mesi del 2025, la spinta è proseguita con forza: gli arrivi totali hanno fatto registrare un +27,64 %, toccando 15.196, mentre le presenze si sono portate a 34.316, con un aumento del +26,51 %. Questi dati mostrano che Corato non è solo una città con più strutture: è un luogo che gli ospiti scelgono di abitare, anche per una notte in più.

Questo sviluppo è stato accompagnato da politiche comunali coerenti: da un lato, la semplificazione amministrativa e il supporto agli operatori; dall’altro, investimenti mirati nel decoro urbano, nella fruizione culturale e nella promozione del territorio. È cresciuto il numero degli eventi, si è rafforzata la rete dei percorsi culturali, si è aperta la città a nuovi pubblici. Non si è trattato solo di far arrivare più turisti, ma di preparare la città ad accoglierli, valorizzando ogni quartiere, ogni contrada, ogni risorsa materiale e immateriale.
Alla luce di questo processo, Corato non è più soltanto una meta da esplorare: è diventata un’esperienza da vivere pienamente. Ogni struttura ricettiva, ogni cortile, ogni scorcio contribuiscono oggi a costruire una narrazione collettiva, fatta di storia, cultura, paesaggio e comunità. Chi arriva trova una città che ha scelto di aprirsi, di raccontarsi e di mettere al centro la qualità dell’accoglienza come leva di sviluppo duraturo.
Tutti i dati sono tratti dagli studi e dalle rilevazioni della piattaforma “Il Turismo in Puglia – Osservatorio – DIGITAL MANAGEMENT SYSTEM | Turismo e cultura in Puglia”, consultabile liberamente all’indirizzo: https://osservatorio.dms.puglia.it
Il cuore della crescita è il comparto extra-alberghiero, trainato da:
- 81 locazioni turistiche non imprenditoriali
- 19 affittacamere
- 11 bed & breakfast
- 4 alloggi agrituristici
Le strutture di piccole e medie dimensioni (con 21–50 posti letto) rappresentano la fascia più numerosa, segno di un’accoglienza diffusa e sostenibile.

In questo contesto, nel 2025 Corato ha ottenuto un riconoscimento che ne rafforza ulteriormente il profilo: l’inserimento ufficiale tra le Città d’Arte della Regione Puglia, sancito con Determinazione Dirigenziale n. 056/DIR/2025/00010. Si tratta di un passaggio tutt’altro che simbolico: il titolo riconosce non solo il patrimonio storico-architettonico della città, ma anche la coerenza della sua offerta culturale e la qualità della progettazione amministrativa in campo turistico.
Corato è stata riconosciuta per la presenza di complessi monumentali, siti di interesse artistico e istituzioni culturali attive. Tra queste, la Biblioteca Comunale “Matteo Renato Imbriani”, il Museo della città e del territorio, e il Teatro Comunale, definito da molti il “Piccolo Petruzzelli”, per il suo ruolo di rilievo nella promozione delle arti performative. Ma l’identità culturale di Corato va oltre le mura degli edifici: si esprime in un calendario vivo di eventi come il Carnevale Coratino, il festival musicale Gusto Jazz, la manifestazione storica Il Pendio, e numerosi appuntamenti diffusi sul territorio.
Questo riconoscimento rappresenta anche un’opportunità concreta. L’inserimento nell’elenco regionale permette di accedere a fondi, agevolazioni e bandi dedicati alla promozione territoriale e alla valorizzazione culturale. Significa poter pianificare a lungo termine, costruendo percorsi che intrecciano cultura, turismo e sviluppo locale.
Non è un caso, infatti, che Corato sia rientrata tra i primi cinque Comuni in Puglia ad aggiudicarsi il finanziamento per il potenziamento dei Distretti Urbani del Commercio, strumenti innovativi che mettono in rete imprese, associazioni e istituzioni per rigenerare le città attraverso l’economia di prossimità. Allo stesso modo, il Comune ha ottenuto importanti risorse dalla Regione Puglia anche per la realizzazione della seconda edizione di PrimaVera Fest, un evento culturale e musicale nato in collaborazione con il GAL Città di Castel del Monte, che coniuga arte, musica, partecipazione e valorizzazione degli spazi pubblici.
Un altro segnale di riconoscimento istituzionale è arrivato dalla selezione del Comune di Corato tra i finalisti del premio nazionale “PA OK!”, con un progetto innovativo sviluppato dall’Ufficio S.U.A.P. e volto a semplificare la relazione tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione. Un risultato che conferma l’efficienza della macchina comunale, capace di trasformare la complessità amministrativa in accessibilità, chiarezza e dialogo aperto.
Questi riconoscimenti, fondi e premi non sono episodi isolati, ma tasselli di una visione coerente: quella di una città che ha saputo investire sulla propria identità e restituirla come valore pubblico. Una città che non considera la cultura e il turismo come comparti separati, ma come strumenti di rigenerazione urbana, di crescita sociale, di sviluppo economico.
A conferma di questa traiettoria di crescita e strutturazione, arriva anche il contributo tecnico del Dirigente del 1° Settore Affari Generali – SUAP – Cultura – Partecipazione Attiva, avv. Pippo Sciscioli, che ha seguito in prima linea l’evoluzione del comparto culturale e turistico, coordinando il lavoro degli uffici coinvolti.
“Abbiamo lavorato per costruire un sistema capace di dare risposte concrete – afferma l’avv. Pippo Sciscioli – semplificando le procedure, accompagnando gli operatori, valorizzando ogni occasione di finanziamento e innovazione. Il nostro obiettivo è stato quello di trasformare le idee politiche in strumenti operativi, mantenendo alta la qualità tecnica e amministrativa. Cultura e turismo sono stati interpretati non come due settori separati, ma come due facce della stessa strategia di sviluppo urbano e identitario.”
Il Dirigente sottolinea inoltre l'importanza della sinergia tra uffici: “Il dialogo costante tra il SUAP e l’Ufficio Cultura ha permesso di dare coerenza a tutte le azioni intraprese, dal sostegno agli eventi al rafforzamento dell'identità territoriale. Il lavoro non è ancora finito: le basi sono solide, ora tocca consolidare e ampliare la rete.”
Guardando al futuro, Corato si presenta come una città pronta a consolidare quanto costruito e ad affrontare nuove sfide. I prossimi anni vedranno il rafforzamento delle politiche di accoglienza, l’ulteriore valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, e l’espansione della rete di eventi e attrazioni culturali in grado di attrarre nuovi pubblici, anche internazionali. L’obiettivo è chiaro: fare del turismo non solo un settore produttivo, ma una leva per la coesione sociale, l’inclusione, la sostenibilità e la bellezza condivisa.
Corato continuerà a investire sulla cultura come orizzonte e sul turismo come strumento. Con competenza, visione e l’impegno di una struttura amministrativa che, in questi anni, ha dimostrato di saper interpretare il cambiamento non come emergenza, ma come occasione.